AGGUATO IN PIENO GIORNO, L'ULTRAS DEL MILAN OBIETTIVO DEI SICARI...
Agguato in piena regola ieri a Milano, l'obiettivo era il socio di Luca Lucci, ecco tutti i dettagli.

La presunta ascesa di Guerrini nel nuovo direttivo post-Lucci potrebbe averlo esposto a rivalità e rancori da parte di chi aspirava a posizioni di comando o vedeva minacciati i propri equilibri di potere.
Un elemento che rafforza questa ipotesi è il ritrovamento all’interno dell’auto di Guerrini di uno zaino contenente gli unici vessilli che attualmente fanno la loro comparsa nella Curva rossonera, in seguito al divieto imposto dalla Questura.
Si tratta di un bandierone raffigurante Herbert Kilpin, il leggendario fondatore del Milan, e uno striscione con la significativa scritta “Solo per la maglia”.
Questi simboli, apparentemente innocui, potrebbero rappresentare un’adesione a una determinata linea interna alla curva o, al contrario, essere percepiti come un affronto o una rivendicazione da parte di gruppi rivali.
L’attentato a Guerrini non è un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di tensioni e conflitti di potere che da tempo agitano le due curve di San Siro, sia quella del Milan che quella dell’Inter. Il mondo degli ultras è spesso attraversato da dinamiche complesse, dove la passione per la squadra si intreccia con logiche di controllo territoriale, gerarchie interne e, purtroppo, talvolta con attività illecite, ma al Guerrini volevano ucciderlo perché la contesa riguarda Continua a leggere…