IL MILAN E LA CHAMPIONS PER IL QUARTO POSTO ORA SERVE...
Quella attuale è 1,64, l'incremento richiesto è quindi di 0,59 punti a partita per poter chiudere a quota 70

Il Milan fin qui ha messo 41 punti in saccoccia, ovvero 1,64 punti a partita. Una media gravemente insufficiente in ottica Champions. Basti pensare che prima della sconfitta di Torino, con Conceiçao alla guida era di 2 punti a partita, sufficiente per i primi quattro posti in termini astratti.
Ma, col ritardo accumulato in precedenza, in realtà non basterebbe. Qualche proiezione? Intanto diciami che se i rossoneri rimanessero sulla media attuale chiuderebbero a 62 punti: una quota che negli ultimi anni è stata a cavallo tra sesto e settimo posto, ovvero tra Europa League e Conference.
Se invece nelle restanti tredici partite la media fosse di due punti, l'approdo finale sarebbe 67: insufficiente per il quarto posto. Il calcolo è quindi presto fatto (al netto delle variabili di classifica che possono subentrare, anche in base alla quota scudetto): per arrivare - e stiamo parlando del minimo sindacale - a quota 70 servono altri 29 punti, ovvero una media di 2,23 punti a partita.
Partendo dagli attuali 1,64 punti, significa un incremento di 0,59 a gara. Quindi: vincerne 10 su 13, oppure 9 con 3 pareggi, e via dicendo.
Oggettivamente complesso. La domanda quindi va girata direttamente all'allenatore: in che modo è possibile compiere un miglioramento del genere? Per la cronaca - a parte il Bologna che in questo campionato non è mai stato affrontato - il Milan all'andata, contro le squadre con cui deve ancora misurarsi, ottenne una media di 1,63. La solita, insomma. Quella con cui la Champions resta un miraggio.