Fonti interne al club confermano che il giocatore avrebbe espresso la volontà di lasciare Milano già a gennaio. Le ragioni di questa decisione sarebbero molteplici e complesse.
Da un lato, ci sarebbe la difficoltà di ambientarsi nel nuovo sistema di gioco. Dall’altro, ci sarebbe la mancanza di un punto di riferimento come Paolo Maldini, figura storica del club con cui il giocatore aveva instaurato un rapporto di stima e fiducia reciproca.
La partenza di Maldini avrebbe lasciato un vuoto difficile da colmare. Il dirigente rossonero, oltre ad essere un simbolo per i tifosi, era anche un punto di riferimento fondamentale per i giocatori, in particolare per i più giovani.
La sua capacità di ascoltare, di consigliare e di motivare era unica. La sua assenza si fa sentire e si ripercuote inevitabilmente sul morale della squadra.
La dirigenza rossonera sta cercando in tutti i modi di trattenere il giocatore. Sono stati avviati dei colloqui con l’agente per cercare di capire quali siano le sue richieste e le sue aspettative. Tuttavia, la situazione appare complicata. Il giocatore sembra intenzionato a cambiare aria e trovare una nuova sfida.
Sarebbe un duro colpo per il Milan. Il club perderebbe uno dei suoi giocatori più forti e più rappresentativi. Inoltre, sarebbe costretto a ricostruire un reparto che, senza di lui, perderebbe molto in termini di qualità e imprevedibilità avrete capito che stiamo parlando di continua a leggere