Quando Pulisic gli ha sommessamente fatto notare che avrebbe dovuto tirare lui, l’inglese gli ha detto «no, tiro io», nel tipico protagonismo del campetto di provincia.
L’americano peraltro è di gran lunga il miglior rossonero di questo inizio di stagione, non solo per gol e assist ma per impegno, dedizione e affidabilità tattica.
I compagni peccano di egoismo e anche di poca intelligenza calcistica perché non si accorgono dello stato di forma di un compagno.
E questo dimostra che quanto svelato da Fonseca nella conferenza pre-Fiorentina “è vero il Milan era abituato a ragionare individualmente”.
E la dirigenza in tutto questo che fa? Niente. E poi dirà che avrà fatto tutto il necessario. Ibrahimovic stavolta era presente come pure Furlani e Moncada, ma sembra che la voce debba essere solo quella dello svedese.
Considerando le scene e la difficoltà di Fonseca nel farsi capire, era il caso di intervenire in pubblico, piuttosto che mandarci Gabbia, che non è nemmeno uno dei cinque capitani designati. È in questi casi che si vede di che pasta è fatto un dirigente perché non ha tempo di preparare slogan ma deve basarsi su fatti realmente accaduti sotto gli occhi suoi e di tutti i tifosi del Milan, ed ecco che scatta la protesta. “VATTENE VIA”, SCOPPIA IL CASO AL MILAN: I TIFOSI NE CHIEDONO LA CESSIONE”