MILAN E INTER RISCHIANO GROSSO: ADESSO DEVONO DIMOSTRARE CHE …

Nell’ordinanza si parla di “contatti agevolatori” e di vari episodi come “la corresponsione di 1.500 biglietti alla Curva nord, dopo pesanti pressioni, in occasione della finale di Champions League”, contro il Manchester City, della “corresponsione di ulteriori abbonamenti alla curva Nord in occasione della estromissione degli Irriducibili”, un gruppo ultras che era stato estromesso dal secondo anello verde, cuore del tifo nerazzurro.

E ancora dei “continui rapporti con We Are Milano dietro cui si nasconde la gestione (occulta) di Andrea Beretta; il costante ingresso allo stadio di soggetti privi di tagliando, agevolato dalle pesanti intimidazioni nei confronti degli stewart, situazione che va avanti da anni e a cui nessuno pare essere in grado di porre rimedio”.

Un capitolo dell’ordinanza riguarda, ad esempio, “l’incontro” di alcuni capi ultrà, come Marco Ferdico, finito oggi in carcere, “con il calciatore Skriniar” e “i primi contatti con l’allenatore” Simone Inzaghi. In alcuni passaggi dell’ordinanza, il giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro parla di una società “in balia” dei capi della curva, con una vera e propria “sudditanza”.

Negli scorsi mesi, i dirigenti dell’Inter erano stati chiamati davanti alla Commissione antimafia del Comune di Milano.

Dal verbale di circa 40 pagine emergeva un primo dato non di poco conto. A domanda sulla presenza mafiosa in curva infatti l’avvocato Adriano Raffaelli, presidente dell’Organo di vigilanza dell’Fc Internazionale, ha chiaramente detto: “Il fatto che la curva possa essere infiltrata è qualcosa su cui stiamo molto concentrati.

E fra l’altro, sulla quale richiamiamo l’attenzione anche dei nostri calciatori”. E ancora: “L’articolo del codice di giustizia sportiva che riguarda i rapporti con la curva ha come rubrica la prevenzione dei fatti violenti continua a leggere

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